Formentera Autentica: benessere istantaneo.
“L’isola che non c’è, esiste!”.
Da chi ne ha sentito parlare per la movida a chi la ha visitata per le sue spiagge caraibiche, Formentera è senza dubbio una delle isole più amate e richieste del Mediterraneo. Ma chi la conosce veramente, non può che innamorarsene all’istante, tanto che a me piace chiamarla l’isola del colpo di fulmine, ma anche dell’amore eterno, visto che una volta incontrata, non se ne può più fare a meno.
Sogno, felicità e soprattutto libertà. È questa la formula alchemica che rende Formentera irresistibile. I tramonti al faro davanti a un orizzonte sconfinato, il profumo di elicriso e di finocchietto selvatico nei cammini sterrati di campagna, l’acqua pura, così cristallina e turchese, che sembra opera di una fata o di un artista. Eppure, è tutto vero.
Esiste una Formentera autentica, magica e rigenerante, rilassante e dal ritmo lento e pacato. È in quest’isola che torno da più di vent’anni ed è a questo luogo che ho dedicato tanti libri, per poter condividere quella meravigliosa sensazione che si prova visitandola.
Formentera è benessere allo stato puro e ve lo voglio dimostrare con un viaggio immaginario da fare insieme… Pronti?
Formentera, oltre il mare: da faro a faro, attraversando il paradiso…
Il nostro viaggio alla scoperta della Formentera più autentica e rilassante inizia proprio “dalla fine del mondo”. Così lo scrittore Jules Verne definì il Faro de La Mola, il più antico dell’isola (venne inaugurato nel 1861), come testimonia la targa a lui dedicata, a pochi metri dal faro.
Il colosso di luce illumina la notte dei naviganti, con un ritmo lento e inesorabile. Una volta, dentro vi abitava un guardiano con tutta la famiglia, ma poi diventò elettrico e, proprio recentemente in quella che fu la loro dimora, è stato allestito un museo permanente.
Da qui si vedono albe indimenticabili e - a parte un bar alle spalle del faro - il panorama è ancora incontaminato. Ci troviamo “sopra” il mare (il punto più alto dell’isola si trova infatti a La Mola, ed è Sa Talaiassa, 197 metri), in cima a uno strapiombo che rende la vista ancora più suggestiva. Le ore qui trascorrono placide…
Ora però dobbiamo muoverci: un altro faro ci sta aspettando, dall’altra parte di Formentera.
Scendendo da questo altopiano, si incontrano le vigne della cantina Terramoll, il Mirador - un punto panoramico mozzafiato - e scendendo ancora il pittoresco e suggestivo paesino di Es Caló de San Augustí, che prende il nome da un antico monastero.
Qui è nato lo Hierbas, il liquore delle Baleari, immancabile in ogni ristorante che si rispetti. Proseguendo sulla sinistra, si estende la selvaggia e spettacolare spiaggia di Migjorn, sabbia bianca, scogli che sembrano levigati per ospitare i bagnanti davanti a tutte le sfumature di azzurro. Ma c’è un segreto: si chiama Posidonia, la pianta che compie l’ossigenazione del mare rendendolo limpido e brillante.
Riprendendo la strada principale si attraversa San Ferran, un paesino reso famoso dal Fonda Pepe, il locale che a fine Anni ’60 ospitò la generazione hippy arrivata qui per fuggire a una civiltà troppo identificata con il capitalismo. Era l’epoca in cui anche artisti famosi, come i Pink Floyd e James Taylor erano attratti da questo luogo, per la sua atmosfera pacifica e la sua impoderabile bellezza.
Una lucertola, un fico e una finca bianca ci ricordano quanto ancora qui sia presente la cultura contadina, che fino a qualche decennio fa, pativa la fame; oggi invece Formentera è il gioiello del Mediterraneo, dove anche un suo granello di sabbia ha un grandissimo valore nel mercato immobiliare.
Dopo una piccola sosta rifocillante, che comprende l’insalata payesa (significa “contadina” ed è il piatto tipico dell’isola), preparata con patate, pomodori, cipolla e pesce secco (riconociuto anche come presidio slow food), ripartiamo.
Arriviamo a Sant Francesc, la capitale, sempre animata anche nei mesi invernali, durante i quali tutto sembra “spegnersi” altrove. È dalla rotonda principale che si puà prendere la strada asfaltata che ci condurrà dritti al faro di Cap de Barbaria.
Nei mesi estivi, i mezzi di trasporto vanno lasciati nel parcheggio a circa 2 km dal faro, ma fuori stagione potrete raggiungerlo senza problemi.
Da qui si vede il sole tramontare nel mare in uno orizzonte che vi circonda quasi a 360 gradi.
Commovente, rigenerante, magico.
Alcune scene del film Lucia e il Sesso di Julio Medem vennero girate qui, come quella in cui la protagonista Paz Vega si cala nella grotta “foradada” a pochi metri dal faro (che rispetto all’altro è molto più recente, 1971).
“A Formentera c’è la felicità!” scrisse un grande poeta delle Baleari, Marià Villangómez, e forse, tutti i torti non li aveva. Perché anche se rimane una destinazione ideale per una vacanza tutta sole e mare, è anche un’isola da respirare a pieni polmoni e a Cuore spalancato, in ogni momento dell’anno.
STEFANIA CAMPANELLA
Guida turistica ufficiale di Formentera
Scrive libri per raccontare la Formentera più autentica e per salvare storie del suo passato, che altrimenti andrebbero perdute.
Ha collaborato con una radio locale, come inviata dall’Italia, e ha organizzato molti eventi dedicati all’isola, in collaborazione con Eataly Piacenza o con l’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Volumi pubblicati:
• Formentera non esiste
• Formentera senza vie di mezzo
• Formentera Ritratto di un’isola,
• Formentera Yin e Yang
• Formentera esiste.
Dal 2022 è “Ambasciatrice” di Formentera per il progetto “Esperienza Spagna” dell’Ente del Turismo spagnolo in Italia.
Per scoprire l’isola più autentica e per ordinare i libri di Stefania Campanella dedicati a Formentera: formenteranonesiste.com
Dall’amore per l’isola e dalla voglia di offrire a tutti la possibilità di vivere un giorno speciale o un evento indimenticabile, Formentera Luxury nasce per mettere a disposizione di aziende e di privati fornitori selezionati di persona, consulenze per organizzare meeting, compleanni, convegni e itinerari personalizzati, perché “Se puoi sognarlo, puoi prenotarlo”.
Tutti i contatti su formenteraluxury.com
CONSIGLI
Andare a Formentera dall’Italia: aereo per Ibiza, e poi traghetto (35 minuti) per Formentera.
Mangiare: attenzione perché è un’isola complicata. Puntare sui ristoranti spagnoli è un buon modo per scoprire la gastronomia locale, ma essendo un’isola popolata da molti italiani, avrete l’imbarazzo della scelta in base poi ai vostri gusti. Presenti anche ristoranti veggie e vegani.
Dormire: scegliete un appartamento con terrazza o giardino fuori dai centri abitati, in modo da potervi godere anche i silenzi campagnoli e i cieli stellati da casa vostra. Ultimamente sono sorti molti resort di lusso, ma solitamente il modo migliore per entrare in sintonia con l’isola è affittare una casa, a voi scegliere quale… Ce ne è di tutti i prezzi e di tutti i tipi.
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